A seguito di una serata tenutasi il 10/07/2008 nell’ambito della
festa del PD di Carpi sul tema della mobilità ebbi ad esprimere un
commento, il cui titolo fece arrabbiare qualcuno con la coda di paglia,
che traeva spunto dalla spudorata difesa a spada tratta dell’opera
autostradale Cispadana da parte dell’Assessore Peri e della Sindaco di Novi di Modena, che ne magnificavano le positive ricadute sul territorio riportando l’ormai stantio ritornello dello sviluppo economico, senza mai peraltro portare un benché minimo dato a conferma, e dell’utilità per la soluzione del traffico locale.
Già allora ebbi a denunciare come il progetto non si inserisse nel
quadro più generale della trasportistica europea (vedi comunicazioni
della Commissione Trasporti al Consiglio europeo), anzi si poneva
esattamente all’opposto evidenziandosi come ragionamento culturale
datato anni sessanta degli amministratori regionali e a scendere fino a
quelli comunali.
Lunedì 12 novembre scorso si è tenuto a Ferrara un workshop
(inutile sperare che sia usata una citazione in italiano comprensibile a
tutti) promosso dalla Provincia e intitolato (sono avvisati i cittadini
della bassa ferrarese) DAL BRENNERO AL MARE - Un asse strategico per una rete di relazioni nazionale ed europea dove
si è ripetuto il rituale oramai solito da parte di una serie di pomposi
esponenti (assente Bassanini per altri impegni), che per alcune ore
hanno spaziato, ancora una volta senza contraddittòrio, in lungo e
in largo per spiegare l’assoluta bontà della scelta fatta, ancora una
volta senza portare elementi certi a supporto di tali affermazioni,
arrivando persino ad affermare che questo progetto si inserisce
pienamente tra i corridoi trasportistici messi in campo
dalla Unione Europea (che riguardano direttamente la nostra regione sono
due di tipo marittimo ed uno ferroviario) e nei quali non risultano
essere ipotizzate opere autostradali (l’autostrada Cispadana non è neppure nell’elenco delle opere della Legge Obbiettivo dell’Italia), arrivando addirittura a spacciare come corridoio europeo quello cispadano che è invece frutto fantasioso dei politici nostrani.
L’unica cosa vera, e di cui si vantano pure, è che l’infrastruttura,
ed il suo traffico, sarà di portata internazionale (stime della Regione
fino ad oltre 50.000 veicoli/giorno) con buona pace di coloro che hanno
sempre creduto che la Cispadana autostradale fosse di carattere locale,
come spacciato negli anni da Peri e soci ad ingenui cittadini che a
questi signori hanno dato fiducia. Inoltre è stato ufficialmente aggiornato il costo dell’opera che passa dai 1.170 milioni di euro a 1.308 (per ora !)
alla faccia di coloro che ancora attendono di sapere quanti e
quali indennizzi potranno ricevere a fronte dei danni subiti per il
terremoto di maggio.
Ancora una volta un parlare tra loro, un auto-celebrarsi, un
auto-legittimarsi, un auto-promuoversi, un autoassolversi, un
auto-candidarsi a futuri incarichi. Sintetizzando in modo esplicativo: se la fanno e se la mangiano,
che è oramai la parodia di questa politica giunta al capolinea e che
non fa altro che alimentare il consenso, ed i voti, ai movimenti di
protesta e l’astensionismo elettorale.
Con il bel risultato di indebolire ulteriormente la già
scarsa propensione alla partecipazione dei cittadini alla vita politica
del nostro paese.
Silvano Tagliavini
P.S.: nell’edizione delle 14 del Tg3 regionale della stessa giornata è stato trasmesso un ampio servizio sull’incontro a Ferrara dove è stata magnificata l’opera autostradale, ma immediatamente dopo è stato trasmesso un servizio sull’ennesimo sforamento dei limiti di inquinamento dell’aria, come dire: “se tutto va bene siamo spacciati !”
N.B.: è dato di ieri, 19/11/2012, proveniente dalla Banca mondiale che a seguito dell’aumento della CO2 che si avrà nel corso dei prossimi anni aumenteranno i costi dovuti ai danni arrecati dai fenomeni atmosferici estremi, come dire: “se tutto va bene siamo rovinati !”.
Nessun commento:
Posta un commento