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mercoledì 21 novembre 2012

Se la fanno e se la mangiano

Silvano Tagliavini e' membro del Circolo Naturalistico Novese - Legambiente, e portavoce del Coordinamento Cispadano NO Autostrada. Pubblichiamo questa sua lettera pervenutaci tramite comunicazione diretta:


A seguito di una serata tenutasi il 10/07/2008 nell’ambito della festa del PD di Carpi sul tema della mobilità ebbi ad esprimere un commento, il cui titolo fece arrabbiare qualcuno con la coda di paglia, che traeva spunto dalla spudorata difesa a spada tratta dell’opera autostradale Cispadana da parte dell’Assessore Peri e della Sindaco di Novi di Modena, che ne magnificavano le positive ricadute sul territorio riportando l’ormai stantio ritornello dello sviluppo economico, senza mai peraltro portare un benché minimo dato a conferma, e dell’utilità per la soluzione del traffico locale.
Già allora ebbi a denunciare come il progetto non si inserisse nel quadro più generale della trasportistica europea (vedi comunicazioni della Commissione Trasporti al Consiglio europeo), anzi si poneva esattamente all’opposto evidenziandosi come ragionamento culturale datato anni sessanta degli amministratori regionali e a scendere fino a quelli comunali.
Lunedì 12 novembre scorso si è tenuto a Ferrara un workshop (inutile sperare che sia usata una citazione in italiano comprensibile a tutti) promosso dalla Provincia e intitolato (sono avvisati i cittadini della bassa ferrarese) DAL BRENNERO AL MARE - Un asse strategico per una rete di relazioni nazionale ed europea dove si è ripetuto il rituale oramai solito da parte di una serie di pomposi esponenti (assente Bassanini per altri impegni), che per alcune ore hanno spaziato, ancora una volta senza contraddittòrio, in lungo e in largo per spiegare l’assoluta bontà della scelta fatta, ancora una volta senza portare elementi certi a supporto di tali affermazioni, arrivando persino ad affermare che questo progetto si inserisce pienamente tra i corridoi trasportistici messi in campo dalla Unione Europea (che riguardano direttamente la nostra regione sono due di tipo marittimo ed uno ferroviario) e nei quali non risultano essere ipotizzate opere autostradali (l’autostrada Cispadana non è neppure nell’elenco delle opere della Legge Obbiettivo dell’Italia), arrivando addirittura a spacciare come corridoio europeo quello cispadano che è invece frutto fantasioso dei politici nostrani.
L’unica cosa vera, e di cui si vantano pure, è che l’infrastruttura, ed il suo traffico, sarà di portata internazionale (stime della Regione fino ad oltre 50.000 veicoli/giorno) con buona pace di coloro che hanno sempre creduto che la Cispadana autostradale fosse di carattere locale, come spacciato negli anni da Peri e soci ad ingenui cittadini che a questi signori hanno dato fiducia. Inoltre è stato ufficialmente aggiornato il costo dell’opera che passa dai 1.170 milioni di euro a 1.308 (per ora !) alla faccia di coloro che ancora attendono di sapere quanti e quali indennizzi potranno ricevere a fronte dei danni subiti per il terremoto di maggio.
Ancora una volta un parlare tra loro, un auto-celebrarsi, un auto-legittimarsi, un auto-promuoversi, un autoassolversi, un auto-candidarsi a futuri incarichi. Sintetizzando in modo esplicativo: se la fanno e se la mangiano, che è oramai la parodia di questa politica giunta al capolinea e che non fa altro che alimentare il consenso, ed i voti, ai movimenti di protesta e l’astensionismo elettorale.
Con il bel risultato di indebolire ulteriormente la già scarsa propensione alla partecipazione dei cittadini alla vita politica del nostro paese.

Silvano Tagliavini



P.S.: nell’edizione delle 14 del Tg3 regionale della stessa giornata è stato trasmesso un ampio servizio sull’incontro a Ferrara dove è stata magnificata l’opera autostradale, ma immediatamente dopo è stato trasmesso un servizio sull’ennesimo sforamento dei limiti di inquinamento dell’aria, come dire: “se tutto va bene siamo spacciati !”
N.B.: è dato di ieri, 19/11/2012, proveniente dalla Banca mondiale che a seguito dell’aumento della CO2 che si avrà nel corso dei prossimi anni aumenteranno i costi dovuti ai danni arrecati dai fenomeni atmosferici estremi, come dire: “se tutto va bene siamo rovinati !”.
 

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