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domenica 9 novembre 2014

Toscana, acquedotti eternit in 46 Comuni: forniscono oltre 1 milione di abitanti


dal FATTO QUOTIDIANO  pagina Toscana leggiamo ...

Toscana, acquedotti eternit in 46 Comuni: forniscono oltre 1 milione di abitanti

Ambiente & Veleni
Interessati oltre 200 chilometri della rete idrica della Publiacqua che serve Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo: "Sostituirli costerebbe 200 milioni di euro".

Chilometri e chilometri di acquedotto in eternit passano sotto i Comuni della Toscana. Per la precisione 225 e fanno parte dellarete idrica gestita da Publiacqua Spa, società che serve 4 province (FirenzePratoPistoia e Arezzo) per un totale di 46 Comuni e un terzo della popolazione della regione (1,3 milioni di abitanti circa). A denunciare il fatto è il laboratorio politico fiorentino Perunaltracittà, che nella sua rivista online, ha pubblicato un report con tanto di mappatura degli impianti, denunciando la cattiva gestione del servizio idrico. “Publiacqua – scrive – fa pagare una delle bollette più care d’Italia, ma ha le reti peggiori della Toscana e perde il 51% dell’acqua che immette in rete”.........
Pubblichiamo il parere di Gian Luca Garetti di Medicina democratica, secondo il quale le condotte in amianto, con l’usura, tendono a rilasciare fibre che contaminano l’acqua, esponendo l’organismo al rischio di contatto. “Le acque che scorrono nelle tubature di cemento amianto possono cedere fibre di amianto in vari modi – commenta l’esperto – sia per l’aggressività delle acque condottate che possono erodere le tubazioni e liberare le fibre, sia per opere di manutenzione della rete, sia per rotture dei tubi. Se nelle tubature degli acquedotti c’è l’amianto a contaminare l’acqua potabile, le fibre possono essere ingerite, oppure anche inalate, in quanto si può determinare evaporazione dell’acqua e quindi aerodispersione delle fibre. Le fibre di questo minerale killer sono uno dei più potenti agenti cancerogeni noti in medicina. La contaminazione può avvenire sia per via inalatoria che per ingestione”.
per maggiori chiarimenti vi rimandiamo alla pagina del FATTO. link all'articolo de il fattoquotidiano