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mercoledì 1 maggio 2013



 
 Primo Maggio a Carpi

Con la banda che attraversa il centro seguita dal corteo dei lavoratori e dei sindacati ( finalmente uniti) si è svolta oggi la manifestazione sul lavoro, che con i tempi che corrono direi …. precario per chi c’è la ha.
Infatti oggi il motivo conduttore della manifestazione era “PRIORITA’ LAVORO” ed al termine del corteo... i discorsi. Sul palco della autorità, erano presenti oltre ai sindaci delle Terre D’Argine, alcuni politici come la Ghizzoni e Vecchi ed altre personalità locali.
Hanno parlato, per la Cisl Raffaele Giardiello e Cesare Melloni per la segreteria regionale Cgil; il secondo ha messo in evidenza oltre a punti come l’ IMU solo per i redditi alti ed il problema dell’ evasione fiscale; ha incentrato anche parte del suo intervento anche sulla ricostruzione: che dovrà essere partecipata ed ecologica, sullo smettere di consumare territorio senza senso, sul recupero architettonico; sul fatto che con la sola messa in sicurezza degli edifici pubblici, municipi, scuole, etc., si farebbe ripartire il settore edile che farebbe da traino allo sviluppo economico.
Questo ci ha fatto molto piacere perchè sono 2 punti del nostro programma …. evidentemente non siamo i soli a pensare che …..
    - sia meglio recuperare la nostra storia
    - i nostri centri abitati
    - lasciare verde pubblico ai nostri figli
    - fare in modo che le scuole non gli crollino addosso
    - pensare che le decisioni importanti siano prese insieme alla gente, condivise.

Una tesi in architettura ripensa la Rovereto ferita

Una tesi in architettura ripensa la Rovereto ferita

Novi. Natascia Cavalieri si è laureata al Politecnico di Milano con un progetto che punta al recupero del centro storico nella frazione danneggiata dal sisma .
NOVI. Il recupero del centro storico di Rovereto, dilaniato dalla ferocia del sisma che ha provocato anche la morte del parroco don Ivan Martini, morto per trarre in salvo la statua mariana, potrebbe partire dalla tesi in architettura di una studentessa modenese, Natascia Cavalieri. Natascia ha conseguito la laurea magistrale al Politecnico di Milano, polo di Mantova, con il massimo dei voti e ha sviluppato, con il professor Vittorio Longheu, un tema che sta a cuore alla frazione ferita. Per fare questo, Cavalieri ha preso contatto con la giunta, in particolare con il vicesindaco e l'assessore alla cultura, ed ora si sta organizzando una riunione pubblica a Rovereto per illustrare il suo progetto: «Architettura per parti mancanti dei vuoti urbani causati dal terremoto a Rovereto sulla Secchia». Il lavoro della studentessa è partito da due punti di vista: l'analisi della gestione degli eventi sismici succedutisi in Italia dal Belice, nel 1968, fino all'Aquila, nel 2009, passando per Friuli e Umbria e Marche e da una ricerca storica sull'abitato di Rovereto. Poi Natascia ha analizzato Rovereto dal punto di vista morfologico, come presupposto del progetto. La storia, spiega la tesi, non è solo una lettura di eventi, ma l'individuazione degli elementi del territorio. Per Rovereto il nodo importante è l'arginello che divideva due ambiti. Su questo asse era stata costruita la chiesa crollata, che testimoniava la volontà di unità dei due luoghi. La chiesa è il centro di questo sistema, ed intorno alla chiesa di Santa Caterina si raggruppano gli elementi che danno vita all'agglomerato urbano. Natascia Cavalieri è dunque partita da questa idea di ricostruzione dell'asse che collega l'asse del fiume con il territorio. Nella struttura del paese, prima del terremoto, si era già persa in gran parte la lettura storica che quindi viene ripristinata, realizzando una centralità spaziale e di memoria, che diventa tema importante che riconduce all'origine dell'insediamento. Dunque viene immaginata una piazza lunga, imperniata sull'asse dell'argine, con chiesa, biblioteca e scuola di musica, più uno spazio recintato a cielo aperto di tipo commemorativo, una sorta di memoriale del terremoto. Questo sistema lineare, realizzato su una piattaforma rialzata, si interseca con la ricostruzione del sagrato della chiesa, la canonica, la sala riunione per la chiesa, bar, cinema teatro, sale parrocchiali, uno spazio più intimo che ricorda i sistemi delle corti.


Fonte LA GAZZETTA di MODENA

NOTA: Noi pensiamo che vista la situazione delle inagibilità delle case cioè circa il 50% .... ci sia da rivedere non solo la piazza o il centro storico; ma tutto il centro abitato e non solo quello di Rovereto ma anche quello di S. Antonio e Novi .  La RICOSTRUZIONE và condivisa non solo a parole ma anche nei fatti; abbiamo ritirato il nostro OdG solo per proporne uno più completo e speriamo..... CONDIVISO da tutti. Nel nostro programma si parla democrazia condivisa, di scelte partecipate E NOI siamo coerenti e  RISPETTIAMO sia il programma che il patto con gli elettori e simpatizzanti. Arrivederci al prossimo consiglio comunale partecipate numerosi .